San Francesco al Fopponino

FRANCESCO TABUSSO.

I DIPINTI PER LA CHIESA DI SAN FRANCESCO AL FOPPONINO DI GIO PONTI

Nel 1975 Francesco Tabusso dipinge «Il Cantico delle creature» per l’abside della chiesa di San Francesco al Fopponino di Milano, un’opera in cui l’artista torinese è chiamato a confrontarsi con il rigore di geometrie e materiali dell’architettura di Gio Ponti.

In occasione dei 40 anni della Pala,  il volume promosso dall’Archivio Francesco Tabusso e curato da Elena Pontiggia, ripercorre i passaggi fondamentali che hanno visto la nascita di questa straordinaria opera dalle dimensioni insolite, quasi cento metri quadri di superficie dipinta dalla forma di libro aperto.

Un progetto monumentale che si concluderà nel 1984 con la realizzazione degli otto trittici che ornano la navata centrale della chiesa, illustrando episodi della vita del santo di Assisi.


LA PALA D’ALTARE

Il Cantico delle creature, 1975, tempera e olio su tela 12×8 m

La Pala secondo un’idea di Gio Ponti è incorniciata come un libro aperto, non solo per evocare la forma a diamante che ritorna in tutta la chiesa, ma anche per simboleggiare il libro della natura.

I TRITTICI

Trittici 1979 –  1984,  oli su tavola,  3,95 x 2,90 m

Gli otto trittici ispirati alla Preghiera di San Francesco ornano la navata centrale della chiesa. Sono stati relizzati tra il 1979 e il 1984. Tecnica: olio su tavola, misure  395 x 290 cm

LA CHIESA

La Chiesa si trova in via Paolo Giovio 21 a Milano. Fu progettata e realizzata da Gio Ponti tra il 1958 e il 1964, commissionata nell’ambito del programma di ventidue opere celebrative del Concilio Vaticano II grazie all’impegno generoso e congiunto dell’unione dei Commercianti milanesi e dell’arcivescovo cardinal Montini, che pose la prima pietra il 4 maggio 1961 con una solenne cerimonia

IL PRESEPE

Il Presepe degli artisti fu realizzato in occasione del Natale 1976 da Francesco Tabusso insieme agli artisti Nino Aimone, Gloria Argeles, Francesco Casorati, Riccardo Cordero, Giorgio Ramella e Giacomo Soffiantino. Anche qui Tabusso si rivela uno straordinario narratore, e interpreta la pagina evangelica come una grande fiaba, come un teatro di personaggi insieme realistici e trasognati.

Questo sito utilizza cookie tecnici propri e di terze parti per le statistiche e per migliorare la tua esperienza di navigazione. Per ulteriori dettagli visita la Cookie Policy.
Cookie Policy – Privacy Policy